La tradizione
è di famiglia

Il nostro è un frantoio storico per il territorio di San Vito Chietino; una storia che inizia intorno al 1930. Siamo infatti riusciti a datare la fondazione del frantoio dai racconti degli agricoltori locali grazie ai quali abbiamo ascoltato le origini del frantoio Giocondo. Origini che traggono fondamento nella memoria della nostra famiglia e da quella di chi questo frantoio l’ha vissuto, difeso e ricostruito a seguito di tutte le vicende (spesso rocambolesche) che nel corso di quasi un secolo lo hanno interessato.

In principio fu nonno Giocondo a cui sono seguiti Nicola, Giocondo 2, Nicola e Dino (diminutivo di Giocondino) che oggi, insieme alla moglie Cinzia e ai due figli, guidano e custodiscono il bene più prezioso: la prosecuzione del frantoio e degli uliveti di famiglia.

I giovani e il futuro

Quella del nostro frantoio è un’attività tramandata di padre in figlio da cinque generazioni nel vero senso della parola per la quale i figli hanno sempre, anche mantenendo un loro percorso professionale individuale, continuato a custodire e coltivare l’attività di famiglia: il frantoio. Oggi Dino, con una laurea in ingegneria meccanica, si occupa della produzione di olio in oliveto e in frantoio, dell’attività tecnica di assaggio e valutazione degli oli mentre sua moglie Cinzia è responsabile marketing e si occupa dell’amministrazione e della gestione dei clienti.

Ormai i nostri extravergini viaggiano più di noi: raggiungono tutta Europa, in particolare Svezia, Olanda, Francia, Germania, Austria e Svizzera, in più spediamo in Australia e Nuova Zelanda.

Le storie personali si intrecciano con quelle delle famiglie del territorio che possono raccontare tanti aneddoti sul lavoro svolto da nonno Giocondo e dai suoi genitori e progenitori a conferma di quanto il nostro è molto più di un lavoro. Possiamo parlare a tutti gli effetti di passione. Una passione artigianale che tramandiamo ai nostri figli che potrebbero diventare la sesta generazione di frantoiani.